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PROGETTAZIONE DI AREE VERDI
Progettazione del verde
La progettazione del verde è un processo che unisce diverse discipline, dall’architettura del paesaggio all’agronomia, dalla botanica all’ingegneria, per dar vita a spazi esterni esteticamente piacevoli, ma anche funzionali e sostenibili. Non si tratta semplicemente di abbellire un giardino o un parco, ma di creare ambienti che rispondano alle esigenze ecologiche, pratiche e sociali di chi li utilizza.
Un progetto del verde implica la scelta delle piante più adatte, la gestione del terreno, l’integrazione degli impianti e l’analisi delle risorse necessarie per mantenere vivo e in salute l’ambiente progettato nel tempo. Ogni spazio verde è pensato per evolversi, crescere e adattarsi, garantendo la sua sostenibilità e bellezza per molti anni.
La progettazione non si limita alla semplice decorazione: è un processo che comprende la creazione di ambienti viventi, che integrano la natura con l’architettura circostante. L’obiettivo è generare un equilibrio tra estetica e funzionalità, senza dimenticare la gestione sostenibile delle risorse naturali.
Un buon progetto del verde, infatti, deve rispettare l’ambiente, tutelare la biodiversità e garantire che gli spazi siano facili da mantenere nel tempo, assicurando il benessere di chi li vive. È un’opera che non finisce mai: il giardino cresce, cambia e si adatta, diventando un organismo in continua evoluzione.
VALUTAZIONE DI STABILITA’ E CENSIMENTI
Valutazione di stabilità degli alberi
La valutazione di stabilità degli alberi è un’analisi approfondita necessaria a determinare le condizioni fitosanitarie e di stabilità di un albero.
L’analisi può essere svolta con diversi livelli di approfondimento, tramite:
- Valutazione Visiva (VTA): Un’ispezione dettagliata dell’albero effettuata da terra, necessaria a individuare difetti strutturali e sintomatologie inerenti a stati patologici. Se necessario, vengono inoltre definiti gli interventi di mitigazione del rischio, tenendo in considerazione le condizioni climatiche e ambientali e il contesto di dimora
- Analisi Strumentale: Approfondimenti effettuati tramite l’utilizzo di strumenti diagnostici possono risultare necessari per valutare la resistenza intrinseca del legno e individuare carie interne, determinandone l’espansione e l’eventuale compartimentazione. Può inoltre essere approfondita la stabilità legata alla zona di radicazione tramite prove di trazione
- Analisi in quota: Esame dettagliato della chioma, delle branche primarie e delle parti superiori del tronco, aree spesso difficili da valutare da terra. Questa analisi è fondamentale per identificare potenziali criticità che potrebbero non essere evidenti o visibili durante un’ispezione da terra.
Censimenti del verde
Il censimento del verde è uno strumento essenziale per la gestione del patrimonio arboreo, sia pubblico che privato. Attraverso la creazione di mappe georeferenziate, permette di identificare con precisione ogni albero censito, pianificando interventi di potatura, consolidamento o abbattimento in modo mirato e responsabile, e stabilendo priorità di intervento.
Il rilievo del verde viene effettuato utilizzando sistemi GIS (Geographic Information System), che combinano mappe digitali e dati alfanumerici, creando un database facilmente consultabile. Ogni elemento vegetale, come alberi, arbusti e aiuole, viene localizzato su mappa e registrato con dettagli quali stato di salute, condizioni di stabilità, e necessità di interventi.
Particolare attenzione viene dedicata agli alberi attraverso un catasto arboreo, in cui ciascun albero è numerato e monitorato per verificarne lo stato fitopatologico e strutturale (tramite il metodo VTA – Visual Tree Assessment). Le informazioni raccolte guidano le amministrazioni nella programmazione di interventi di cura e manutenzione, suddivisi in base alle priorità: sicurezza immediata, manutenzione ordinaria e azioni preventive.
Infine, il Piano degli interventi è redatto in base ai dati raccolti, suddividendo gli interventi in base alla loro urgenza, per garantire una gestione efficiente e mirata delle risorse. Questo processo è conforme ai Criteri Ambientali Minimi (CAM) per il verde pubblico, per garantire pratiche sostenibili e rispettose dell’ambiente.
PRATICHE AGRONOMICHE
Predisponiamo relazioni agronomico-forestali garantendo professionalità e accuratezza nell’analisi dei contesti e dell’interazione tra suolo e colture coadiuvando una progettazione sostenibile ed in linea con le normative vigenti
RILIEVI FAUNISTICI
Uccelli
- Rilievo mediante stazioni di ascolto (point counts): individuazione delle specie nidificanti mediante l’ascolto dei canti da un numero adeguato di stazioni; tale metodo qualitativo è particolarmente adatto per ambienti boschivi e/o specie difficili da osservare.
- Rilievo su transetti lineari: registrazione dei contatti (visivi o auditivi) ottenuti da un osservatore durante il tempo impiegato a percorrere un transetto di lunghezza predeterminata.
Rettili e Anfibi
- Osservazione diretta: ricerca e conteggio degli esemplari lungo transetti o all’interno di aree rappresentative del territorio. Il metodo consente di ottenere dati qualitativi o semi-quantitativi (all’aumentare dello sforzo di campionamento).
- Roadkill analysis: raccolta e l’identificazione degli esemplari uccisi sulle strade.
RILIEVI FLORISTICI E VEGETAZIONALI
- Rilievi della vegetazione con metodo Braun-Blanquet: Il metodo di Braun-Blanquet (metodo fitosociologico) è tradizionalmente impiegato per descrivere la struttura della vegetazione. Il rilevamento prevede l’individuazione di un’area omogenea, che costituisca un campione rappresentativo della vegetazione da studiare: si compila, quindi, una scheda riportante le percentuali di ricoprimento vegetazionale per ciascuna fascia d’altezza considerata; si stila l’elenco floristico per ogni fascia; si determina la percentuale di ricoprimento relativa a ciascuna delle specie individuate.
- Transetti floristici: l’esecuzione del rilievo consiste nel percorrere un transetto lineare, possibilmente rettilineo e avente una lunghezza definita, annotando la composizione floristica del popolamento e la frequenza con cui ciascuna specie viene rilevata. A differenza dei metodi descrittivi (come il metodo Braun-Blanquet), questo costituisce un campionamento di tipo statistico (ove abbiamo una correlazione fra la frequenza delle specie reperite e il loro ricoprimento). In caso di presenza di un gradiente d’impatto il metodo è adatto ai monitoraggi di fasce-campione di vegetazione, permettendo di evidenziare i cambiamenti nella composizione floristica fra fascia prossimale al disturbo e quella distale (verosimilmente non impattata). Grazie alla rapidità d’esecuzione e all’elevata ripetibilità, il metodo può essere ripetuto con frequenza, così da risultare funzionale all’analisi di eventuali impatti dovuti alla realizzazione di infrastrutture (ante-operam, in corso d’opera e post-operam).
- Analisi alberi di pregio: l’indagine fitosanitaria su individui arborei di pregio è basata sui principi espressi dal protocollo VTA (Visual Tree Assessment): attraverso l’analisi visiva, verificando cioè la chioma, la presenza di parti di legno secco, cordoni, corpi fungini, ferite o altri sintomi, è possibile diagnosticare lo stato di salute dell’esemplare al fine di stimare l’effetto di un eventuale impatto e/o proporre interventi correttivi. I parametri valutati comprendono la specie e la posizione sociale, le caratteristiche morfometriche, il portamento della chioma, nonché tutte le alterazioni macroscopiche a carico dell’apparato epigeo.
SCREENING E STUDI DI INCIDENZA AMBIENTALE
L’articolo 6 della Direttiva 92/43/CEE “Habitat” stabilisce, in quattro paragrafi, il quadro generale per la conservazione e la gestione dei Siti che costituiscono la rete Natura 2000, fornendo tre tipi di disposizioni: propositive, preventive e procedurali.
In generale, l’art. 6 della Direttiva 92/43/CEE è il riferimento che dispone previsioni in merito al rapporto tra conservazione e attività socio economiche all’interno dei siti della Rete Natura 2000, e riveste un ruolo chiave per la conservazione degli habitat e delle specie ed il raggiungimento degli obiettivi previsti all’interno della rete Natura 2000.
In particolare, i paragrafi 3 e 4 relativi alla Valutazione di Incidenza (VIncA), dispongono misure preventive e procedure progressive volte alla valutazione dei possibili effetti negativi, “incidenze negative significative”, determinati da piani e progetti non direttamente connessi o necessari alla gestione di un Sito Natura 2000, definendo altresì gli obblighi degli Stati membri in materia di Valutazione di Incidenza e di Misure di Compensazione. Infatti, ai sensi dell’art.6, paragrafo 3, della Direttiva Habitat, la Valutazione di Incidenza rappresenta, al di là degli ambiti connessi o necessari alla gestione del Sito, lo strumento Individuato per conciliare le esigenze di sviluppo locale e garantire il raggiungimento degli obiettivi di conservazione della rete Natura 2000.
La necessità di introdurre questa tipologia di valutazione deriva dalle peculiarità della costituzione e definizione della rete Natura 2000, all’interno della quale ogni singolo Sito fornisce un contributo qualitativo e quantitativo in termini di habitat e specie da tutelare a livello europeo, al fine di garantire il mantenimento ovvero, all’occorrenza, il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente di tali habitat e specie.
La valutazione di Incidenza è pertanto il procedimento di carattere preventivo al quale è necessario sottoporre qualsiasi piano, programma, progetto, intervento od attività (P/P/P/I/A) che possa avere incidenze significative su un sito o proposto sito della rete Natura 2000, singolarmente o congiuntamente ad altri piani e progetti e tenuto conto degli obiettivi di conservazione del sito stesso.
Nel caso in cui il P/P/P/I/A sia assoggettato al Livello I o II, lo Studio AgroNat è in grado di produrre il Format proponente di Screening oppure lo Studio di Incidenza Ambientale (S.Inc.A) che è lo strumento di analisi volto ad individuare e a valutare gli effetti negativi anche potenziali sull’ambiente, tenendo conto degli obiettivi di conservazione del sito Natura 2000 interessato.
STUDI DI IMPATTO AMBIENTALE
La valutazione di impatto ambientale (VIA) è uno strumento di supporto per l’autorità decisionale, finalizzato a individuare, descrivere e valutare gli effetti di un determinato progetto sull’ambiente.
La VIA consiste in una procedura tecnico-amministrativa basata su informazioni fornite dal proponente un determinato progetto, sulla consulenza data da strutture della pubblica amministrazione e sulla partecipazione di gruppi sociali appartenenti alla comunità.
Il proponente di un’opera che abbia rilevanza di impatto ambientale è tenuto a presentare all’autorità competente uno Studio di Impatto Ambientale (SIA) contenente una descrizione del progetto da realizzare e del territorio in cui si inserisce, sottolineando le tipologie di analisi e i modelli di studio che verranno condotti per determinare i possibili impatti.
Lo Studio AgroNat realizza Studi di Impatto Ambientale (SIA) che comprendono la completa e sufficiente analisi delle componenti ambientali interessate dal progetto e la consulenza tecnico-amministrativa nell’iter della Valutazione di Impatto Ambientale (VIA).